giovedì 30 agosto 2018

Bri e "trappola del debito": il caso Sri Lanka

Lo Sri Lanka è citato come chiaro esempio di come la Belt and Road, spingendo in una "trappola del debito" i Paesi coinvolti si riveli funzionale ad una strategia di controllo e dominio di Pechino. Il controllo del porto cingalse di Hambantota affidato alla China Merchants Port Holdings a causa della impossibilità di restituire i prestiti risponderebbe, perciò, ad una logica di espansione geopolitica e militare della Repubblica popolare. Ma siamo sicuri che sia l'esempio migliore? La fetta più grande del debito di Colombo è, infatti, precedente all'aumento dei prestiti provenienti da Pechino. Una porzione significativa del debito Sri - si legge in articolo della Nikkei Asia Review - proviene da prestiti agevolati provenienti da fonti finanziarie sia bilaterali che multilaterali, tra le quali la Cina è solo l'ultima arrivata. Il debito estero accumulato dal Paese è di circa 55 miliardi di dollari. I creditori cinesi detengono il 10% di questo totale, il Giappone il 12%, la Banca asiatica di sviluppo il 14% e la Banca mondiale l'11%.

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