martedì 14 agosto 2018

Banconote e Belt and Road

Secondo un'inchiesta del South China Morning Post - ripresa poi dalla stampa internazionale - Pechino si sta imponendo come nuovo centro globale per la stampa di banconote di Paesi stranieri, scalzando un tradizionale oligopolio occidentale (Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania). La statale China Banknote Printing and Minting Corporation, con sede a Pechino, è al centro di questa produzione che riceve ordini soprattutto dai Paesi che collaborano con la Belt and Road Initiative.


Si tratta di un altro - l'ennesimo - segnale della scalata cinese nell'influenza globale perché, come sottolinea lo studioso Hu Xingdou (Università di Pechino), indica una forte fiducia nei confronti del Paese in un settore assai delicato per la sovranità e la sicurezza nazionale ("La valuta è un simbolo della sovranità di un paese. Questo business aiuta a costruire fiducia e anche alleanze monetarie").

Basti pensare a quanto successo alla Libia di Gheddafi, vittima del "regime change" sostenuto dalla Nato: il governo britannico sequestrò dinari libici per un valore in dollari di quasi 1,5 miliardi stampati dalla azienda De La Rue, causando gravi carenze di liquidità che hanno aumentato la pressione sul regime.




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