martedì 5 giugno 2018

L'Italia e la Belt and Road: Trieste e Duisburg

Quella dell'Italia è una posizione strategica, lo si ribadisce continuamente: protesa nel Mediterraneo rappresenta l'anello di congiunzione della Belt and Road, tanto nella variante terreste quanto in quella marittima. In questo quadro le sue strutture portuali rappresentano veri e propri "gioielli" agli occhi di Pechino in qualità di porte di accesso al continente europeo.
Nel giugno del 2017 Trieste e la tedesca Duisburg hanno sottoscritto un accordo di "partnership strategica" proprio sulla nuova Via della seta. Firmato dal presidente dell'Autorità portuale di Trieste Zeno D'Agostino e da Erich Staake, presidente di Duisport, l'accordo apre a Duisburg - il più grande hub internazionale attivo in Europa e porta di accesso intermodale con collegamenti fluviali e ferroviari in ogni angolo del continente, dal Mar Baltico al Mediterraneo, ma anche alla Cina - un collegamento verso il Mediterraneo e il corridoio Europa/Turchia/Iran.
Secondo AdriaPorts "quasi 25 treni a settimana collegano Duisburg al nord della Cina, mentre Trieste è collegata alla via della seta marittima attraverso il canale di Suez. 
Con questo accordo, lo scalo della regione Friuli Venezia Giulia e il porto situato alla confluenza del Reno e della Ruhr (due dei principali fiumi navigabili in Europa) saranno in grado di aumentare il traffico ferroviario all'interno delle piattaforme logistiche secondo ad un progetto comune".

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